I MARGARI E L'ALPEGGIO

Sono circa 300 le famiglie di margari che salgono ogni anno sugli alpeggi delle valli cuneesi e torinesi per un totale di oltre 30.000 vacche di Razza Piemontese.

Il margaro è un allevatore che, solitamente, ha come unica proprietà la sua mandria: d'estate pascola i prati degli alpeggi, mentre d'inverno scende a valle e affitta i prati e le stalle di pianura, spesso costretto ogni anno a cambiare cascina e cercare nuovi prati da pascolare. Ormai molti margari hanno acquistato delle cascine in pianura e, pur senza rinunciare all'alpeggio nella stagione estiva, hanno campi da coltivare e stalle di proprietà dove ricoverare i propri animali nella stagione fredda.

Attraversando le vallate piemontesi, soprattutto nelle provincie di Cuneo e Torino, si possono vedere moltissime mandrie di Piemontese che pascolano su vaste distese (centinaia di ettari) a quote molto elevate anche oltre i 2000-2500 metri s.l.m.

La Piemontese è una razza molto rustica che si adatta bene alle diverse condizioni di allevamento: l'alpeggio è una delle migliori condizioni di allevamento per questa razza dove spesso viene munta per produrre latte e formaggi di qualità tra cui il Castelmagno e il Nostrale d'Alpe.

Il periodo dell'alpeggio per tradizione inizia il 24 giugno (S.Giovanni) e termina il 29 settembre (S. Michele). Durante la transumanza le vacche indossano i "rudun", grandi campanacci che celebrano lo spostamento degli animali, mentre durante il periodo del pascolo vengono usate le campane più piccole.

Le mandrie dei margari solitamente sono composte da circa un centinaio di fattrici: la produzione principale è di vitelloni svezzati o "mangiarin" (di circa 4-6 mesi) nati in primavera e venduti al ritorno dall'alpeggio.

 

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