LE CASCINE

La Piemontese, oltre alla diffusione negli ultimi anni in quasi tutte le Regioni d'Italia e in molti Paesi del mondo, è storicamente allevata principalmente nelle provincie di Cuneo, Torino ed Asti, oltre alle altre province del Piemonte, della Liguria e in parte della Lombardia.

Le aziende, quasi tutte a conduzione famigliare, sono costituite dalle "cascine" dove troviamo le stalle per gli animali, le tettoie per il ricovero di fieno, paglia e cereali, i campi e l'abitazione dell'allevatore.

Le cascine possono essere di diversa dimensione, sia per quanto riguarda le dimensioni delle stalle, e quindi del numero di animali che possono ospitare, sia per quanto riguarda la quantità di terreni a disposizione sui cui coltivare i cereali per l'alimentazione degli animali e i prati, utilizzati per il pascolo o per produrre il fieno che sarà destinato all'allevamento nei mesi invernali.

Le stalle, ormai sempre più moderne, sono composte da box in cui gli animali sono liberi, in molti casi possono uscire dalla struttura coperta verso i "paddok esterni" con pavimentazione principalmente in terra. All'interno dei box viene messa la paglia su cui gli animali si riposano e a cui breve distanza si trovano le mangiatoie solitamente formate da barre "auto-catturanti" utili per avvicinare gli animali in caso di necessarie cure, prelievi sanitari e fecondazione artificiale.

Le stalle sono dimensionate in base alla grandezza dell'allevamento, solitamente dalle 50 alle 150 unità, ma possiamo trovare stalle con oltre 300 animali. L'alimentazione viene somministrata attraverso i mezzi agricoli sempre più efficienti, come ad esempio i carri miscelatori all'interno dei quali vengono inserite tutte le materie della razione degli animali (fieno, paglia, cereali e sali integratori).

I campi che circondano i fabbricati della cascina vengono destinati in parte a prato-pascolo e in parte alla coltivazione di cereali (principalmente mais, oltre a grano, orzo, sorgo e soia). La maggior disponibilità di coltivazioni proprie facilita l'autosufficienza nell'approvvigionamento degli alimenti per l'allevamento, riducendo i costi aziendali. Nella pianura piemontese le aziende si estendono su una superficie media dai 10 ai 30 ettari per cascina.

In base alle diverse organizzazioni dell'allevamento, possiamo trovare 3 diversi tipologie di cascina:

1- la cascina a ciclo completo: sono gli allevamenti in cui vengono allevate sia le vacche da riproduzione sia i vitelli all'ingrasso e rappresentano la maggior parte degli allevamenti della Piemontese. In questo caso la cascina necessita di grandi spazi per custodire un elevato numero di animali ed il lavoro necessita di molta manodopera e conoscenze specifiche: si va dall'assistenza al parto delle fattrici, allo svezzamento dei vitelli, alla fase di ingrasso e finissaggio dei vitelloni destinati alla macellazione.

2- la cascina da "riproduzione": in queste stalle troviamo solamente le fattrici e i vitelli sino all'età dello svezzamento, dopodiché saranno venduti alle stalle "da ingrasso" per il finissaggio. Questi allevamenti solitamente sono composti da un elevato numero di fattrici e necessitano, quindi, di una adeguata esperienza nell'assistenza al parto; è tipica delle aziende che effettuano il pascolo e l'alpeggio.

3- la cascina da "ingrasso": in numero nettamente inferiore rispetto alle precedenti, è composta da soli vitelloni svezzati, acquistati da allevamenti da "riproduzione", destinati, al termine della fase di ingrasso e finissaggio, alla macellazione. Possono essere di diverse dimensioni, dai pochi capi (15-20) a stalle veramente grandi (300-400 capi all'ingrasso). 

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